Qualche mese fa, su invito dell’editore Giacinto Damiani (Ricerche & Redazioni) ho scritto il testo e le dida di “Gran Sasso, memorie di roccia e di neve”, il libro in cui sono raccolte le foto dell’archivio di Luca Angeletti. Ci ho messo il cuore, e la mia conoscenza del massiccio. Poco fa ho scoperto che alle 18 di oggi, all’Aquila, il libro verrà presentato in una manifestazione elettorale di “Azione Politica”, alla presenza dell’ex-ministro ed ex-sindaco Gianni Alemanno.
Non sono stato informato dell’evento né da Angeletti, né da Damiani, né dagli organizzatori né dalla segreteria di Alemanno. E questo modo di fare mi sembra grave e squallido. Certo, sono felicissimo se nella campagna elettorale per la Regione Abruzzo si parla finalmente di montagna e del Gran Sasso. Gianni Alemanno, che pure è su posizioni lontanissime dalle mie, è uno dei pochi politici italiani che il Gran Sasso lo conoscono davvero. Ma questo non c’entra nulla.
Se qualcuno mi invita a discutere del Gran Sasso, della sua storia e del suo futuro, sono pronto a farlo, in campagna elettorale o meno, e con qualunque interlocutore. Le mie parole e i miei pensieri, però, non possono essere utilizzati e strumentalizzati a piacimento senza avvisarmi, da “Azione Politica” o da chiunque altro. Chi lo fa è maleducato, scorretto e molte altre cose ancora. Giù le mani dal mio lavoro e dalle mie parole, per favore. Povero Abruzzo!
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