Dislivello: 300 metri
Tempo: 3 ore
Difficoltà: EE
Da Guarcino si segue la strada che sale fino al piazzale di Campo Catino (1800 m, 14 km dal paese, d’inverno funzionano ristoranti e alberghi). Si scende sul pianoro, si superano le basi di due skilift e un rifugio aperto solo d’inverno e si continua a piedi o con le ciaspole lasciando a destra le piste da sci.
Le svolte di una strada visibile anche con la neve portano a un largo crinale e poi a una sella (1875 m) ai piedi del cocuzzolo dov’è il Cacciavento, una scultura in vetro e metallo. Salendo obliquamente sulla strada, dove la neve è spesso ghiacciata, si raggiunge la Sella del Pozzotello (1940 m, 0.45 ore), affacciata a nord verso il Monte Crepacuore.
Si continua a mezza costa sulla strada estiva (è il tratto più ripido, attenzione!) che taglia i pendii del Monte Pozzotello. Su terreno più comodo ci si affaccia sulla conca del Campovano, si lascia a destra quello che sembra un rifugio (in realtà è un fabbricato di servizio della linea elettrica) e si raggiunge il Vado del Campovano (1878 m), sul confine regionale con l’Abruzzo, dove traversa il crinale un elettrodotto.
Continuando sul crinale, prima in piano e poi in salita, si raggiunge l’elegante vetta del Monte del Diavolo (1948 m, 0.45 ore), difesa sul versante abruzzese da speroni rocciosi e grandi cornici di neve. Escursionisti allenati possono proseguire verso la Monna (altre 3 ore a/r). Al ritorno occorre lo stesso tempo.
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