Dislivello: 700 m
Tempo: 3.45 ore a/r
Difficoltà: E
Periodo consigliato: da maggio a fine ottobre
Il Monte San Franco, 2132 metri, viene spesso raggiunto per l’assolata cresta Ovest, o per il ripido versante meridionale. Meglio, in estate, raggiungere il rifugio Panepucci, e proseguire per pascoli fino alla cima. In discesa consigliamo di seguire la divertente cresta dei Coppi di San Franco. Nell’estate del 2024 è in corso la costruzione del nuovo rifugio, che dovrebbe diventare operativo nel 2025. Per informazioni ed eventuali prenotazioni al rifugio, occorre contattare la Sezione dell’Aquila del CAI.
Dal Passo delle Capannelle si segue la statale 80 verso Teramo. Dal km. 26,300 si imbocca verso est (destra per chi scende) una strada in parte sterrata e in parte asfaltata. La si segue per 3,8 km, superando una sbarra (aperta) del Parco, fino all’inizio sulla destra (1425 m) di una carrareccia indicata da segnavia bianco-rossi.
Si continua a piedi sulla carrareccia che si alza nella faggeta, traversa la radura di Fossa Ranni e rientra nel bosco. Una salita e una seconda radura precedono un’ampia sella di pascoli. La si traversa, e si raggiunge la conca erbosa che ospita il rifugio Panepucci (1700 m, 0.45 ore).
Si scavalca un crinale, si scende in una conca, e si sale per tracce in vista del Lago di Campotosto e del Monte Corvo, affacciandosi (attenzione con nebbia!) su un ripido pendio sulla sinistra, fino al Passo del Belvedere (1789 m, 0.15 ore), dov’è una centralina elettrica in rovina. Qui si piega a destra, e si sale per un ampio crinale erboso (la Cresta di Rotigliano) che si alza verso il Monte San Franco.
Dopo una prima anticima (2013 m) si lascia a destra la cresta dei Coppi di San Franco, si sfiora un secondo cocuzzolo (2096 m) e si continua in un vallone erboso con affioramenti rocciosi. Un pendio più ripido porta alla croce della cima (2132 m, 1.15 ore).
Si scende sull’itinerario di andata fino al pianoro tra le due anticime. Qui si piega a sinistra per un valloncello erboso che scende verso la Valle del Paradiso. Raggiunto l’orlo di un pendio più ripido si piega a sinistra, e si scende per un sentierino fino a una sella all’inizio della cresta dei Coppi di San Franco.
La si segue per tracce di sentiero, aggirando o scavalcando dei cocuzzoli su cui sono stati piazzati dei pali. Più in basso si entra nella faggeta, e si continua per tracce senza allontanarsi troppo dal crinale. Raggiunta una sella affiancata da spuntoni calcarei si scende a destra per ghiaie verso la Valle del Paradiso. Piegando a sinistra si torna al percorso dell’andata e al rifugio (1 ora). Per la via di salita si scende alla strada (0.30 ore).
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