MUSICA E PAROLE SUL SENTIERO SILONE
Pescina, Centro Studi Ignazio Silone, sabato 21 luglio 2018, ore 17
Pescina, Centro Studi Ignazio Silone, sabato 21 luglio 2018, ore 17
Sono già passati dieci anni. Il 15 luglio 2008, sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat, moriva cadendo in un crepaccio il trentottenne Karl Unterkircher, uno dei migliori alpinisti altoatesini e italiani moderni. Quest’anno, il premio che ne celebra la memoria è stato assegnato a Tamara Lunger, Simone Moro, Alì Sadpara e Alex Txikon per la prima ascensione invernale del Nanga, compiuta nel febbraio 2016.
Quando si pubblica una guida ai sentieri di un’area protetta, si prende di fatto posizione sul suo modo di gestire i sentieri. Il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, nei confronti degli escursionisti, ha una politica piena di contraddizioni. Ecco qualche riflessione, e le scelte che ho fatto (insieme all’editore) nella guida.
Chi ama le vette solitarie può accomodarsi altrove, perché il Mangart, 2677 metri, è una delle cime più frequentate delle Alpi. Ma questa bella vetta rocciosa, sul confine tra Italia e Slovenia, è un meraviglioso belvedere, e l’unica grande cima delle Alpi Giulie a offrire un avvicinamento comodo. L’itinerario è tratto dalla mia guida “I 50 rifugi più belli del Friuli-Venezia Giulia”, pubblicato da Iter.
Uno dei sentieri più frequentati del versante italiano del Monte Bianco sale dai boschi di Arno1uva ai 2543 metri del Col Ferret, sul confine tra Italia e Svizzera. Sul percorso tratto dalla guida “I 50 sentieri più belli della Valle d’Aosta”, che ho scritto con Cesare Re, è l’accogliente rifugio Elena. Meravigliosi i panorami verso il Mont Dolent e la parete Est delle Grandes Jorasses.
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