In estate, dopo lo scioglimento degli ultimi nevai, la via normale del Corno Grande dall’albergo di Campo Imperatore vede sfilare migliaia di escursionisti, non sempre equipaggiati e preparati correttamente. La Cresta Ovest, “Via delle Creste” per i camminatori e gli alpinisti aquilani, sorveglia le ghiaie della normale da destra, e offre un percorso elegante, poco frequentato e di notevole suggestione, che molti utilizzano in discesa dopo aver raggiunto la cima lungo la più impegnativa Direttissima.

Sulla Cresta Ovest i tratti di arrampicata non superano il I grado, e sono facilitati qua e là da vecchi corrimano di ferro. Occorre comunque fare attenzione a qualche passaggio più aereo ed esposto del resto. Chi non si sente di salire per questa via da solo può affidarsi alle ottime guide alpine dell’Abruzzo. 

Dislivello: 820 m
Tempo: 5 ore a/r
Difficoltà: EE, tratti di I grado

Periodo consigliato: da luglio a settembre

Chi vuol salire in estate ai 2912 metri della Vetta Occidentale del Corno Grande, il “tetto” dell’Appennino, sceglie di solito tra la faticosa Via Normale e la elegante Direttissima, una facile arrampicata su roccia levigata dai passaggi. La cresta Ovest, che si può raggiungere anche dai Prati di Tivo e dal rifugio Franchetti, offre una piacevole alternativa.

Dall’Albergo di Campo Imperatore si segue l’ampio sentiero che sale verso il rifugio Duca degli Abruzzi. Al primo bivio si va a destra a mezza costa (segnavia 101), ai piedi della Cresta della Portella. Una salita porta alla Sella di Monte Aquila (2335 m, 0.45 ore).
Lasciato a destra il sentiero per la Direttissima e il Bivacco Bafile, si traversa (segnavia 103) la conca di Campo Pericoli, lasciando a sinistra i tracciati per il rifugio Garibaldi. Una salita per scomode ghiaie conduce alla Sella del Brecciaio (2506 m, 0.45 ore). Il sentiero continua a salire, lascia a sinistra la ferrata Brizio e porta ad affacciarsi (2630 m) sulla Conca degli Invalidi, dominata dalle ripide ghiaie della Via Normale. A sinistra si vede il Corno Piccolo.
Lasciato il sentiero della Normale, si sale a destra (cerchi bianco-rossi) fino alla cresta Ovest. Ci si alza per placche, si traversa a sinistra per rocce (passi di I grado), poi si sale e si scavalca il crinale.
Si continua su terreno friabile (ometti e segnavia), si scavalca nuovamente la cresta, si sale per placche (I grado) superando un mancorrente metallico. Tornati in cresta si supera un passo esposto, e si raggiungono il sentiero della Normale e la cima (2912 m, 1.15 ore), meraviglioso belvedere.
In discesa si segue il ripido sentiero della Normale, si tocca una selletta affacciata sul ghiacciaio del Calderone, e ci si abbassa, badando a non far cadere sassi, fino a un bivio (2690 m) dove si lascia a destra un sentiero per il rifugio Franchetti. Verso sinistra si torna al percorso di andata e a Campo Imperatore (2.15 ore).