La bella salita dalla Masseria Parenti al rifugio del Campo, tra i faggi e le rocce del Vallone di Capra Morta, merita di essere seguita raggiungendo anche il vicino rifugio di Campo Rotondo. Chi vuole inserire nella camminata una cima può proseguire verso la Serra del Campitello o la Navetta. Il rifugio, ristrutturato dai soci del Mountain-Bike Club Scanno, è solitamente in buone condizioni. Prima di salire a pernottare, però, è bene verificare. 

Dislivello 600 m
Tempo: 3.15 ore
Difficoltà E

Periodo consigliato: da maggio a fine ottobre

Da Scanno si segue la statale per Passo Godi. Prima del ponte sul Tasso si devia a destra per una strada al cui inizio è una statua di Papa Giovanni Paolo II. Dopo 1,5 km, un’ampia strada sterrata sulla destra porta alla Masseria Parenti (1265 m). Bisogna posteggiare in modo da non disturbare l’attività agricola.
Si continua per una carrareccia (segnavia Y8 e 18) che costeggia una recinzione e prosegue in comoda salita. Dopo una svolta a sinistra la si lascia la carrareccia, per prendere un sentiero che segue un crinale e porta a una conca dove la carrareccia termina.
Si continua nella faggeta per una mulattiera segnata, affiancata a tratti da inutili staccionate, che risale il Vallone di Capra Morta, traversa il fondovalle, e continua con lunghe diagonali e qualche tornante in una ripida faggeta. Si esce dal bosco in un vallone, dominato da destra dalle rocce della Serra di Monte Canzoni. Continuando in una solenne conca erbosa si raggiunge il rifugio del Campo (1714 m, 1.30 ore), da cui appare in lontananza la Majella.
Si riparte toccando un’area da picnic e una cisterna, e poi salendo alla sella (1796 m) tra la Serra Capra Morta e la costiera del Campitello, dove si entra nel Parco. Un sentiero in diagonale (segnavia Y6), scende al rifugio di Campo Rotondo (1719 m, 0.30 ore), addossato a grandi massi.
Si riparte sulla sinistra del pianoro, aggirando i recinti, fino a ritrovare i vecchi segnavia bianco-rossi 19. Il sentiero si alza in diagonale, scavalca un crinale (1750 m) dove si esce dal Parco, e poi traversa dei ripidi pendii che scendono alla Valle del Tasso. Si entra nella faggeta, si supera un crinale, e si scende fino a un vallone. Lo si segue facendo attenzione ai segnavia, si esce sui prati, e si ritrova il percorso di andata che riporta alla Masseria Parenti (1 ora).